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Voltaire, Jacques Necker, Giuseppe Bonaparte, Katharine McCormick e Bernie Cornfeld sono tutti personaggi che hanno vissuto o soggiornato al castello di Prangins. Nell’ampio corridoio del primo piano, gli antichi abitanti aleggiano, come dei fantasmi, sorprendendo il pubblico con la loro presenza e i loro aneddoti.
Storicamente, in un castello la galleria serviva a collegare le varie ali e rappresentava un luogo di transizione fra differenti spazi. Spesso di ampie dimensioni, di fatto costituiva un luogo in cui sgranchirsi le gambe o deambulare in caso di maltempo. Inoltre, essendo un luogo inevitabile di passaggio, lungo le pareti venivano appesi dei ritratti di famiglia che tutti potevano ammirare. Queste funzioni antiche sono rispettate, ma verranno trattate con un approccio contemporaneo. Riunendo vari personaggi del passato, si punta anche a ricreare lo spirito del luogo o l’anima del castello, costituita da tutti coloro che vi hanno abitato, scritto, sognato, pianto, studiato, collezionato.
Un allestimento interattivo e accattivante consente al pubblico di immergersi in percorsi di vita e storie: i metodi di contraccezione che transitavano per l'europa prima di essere inviati negli Stati Uniti su iniziativa della biologa, filantropa e femminista Katharine McCormick, il tracollo del fondo d’investimento IOS e il processo di grande risonanza intentato contro il finanziere Bernie Cornfeld, o ancora il ruolo svolto da Necker, all’epoca direttore generale delle Finanze di Luigi XVI, il giorno dell’apertura degli Stati generali il 5 maggio 1789.
Venite a trascorrere momenti emozionanti, divertenti, stimolanti, istruttivi o divertenti allo Château de Prangins! Viene offerta una vasta gamma di attività, specialmente immaginate e progettate per diversi tipi di pubblico e gruppi. Un team esperto ed entusiasta vi sta aspettando.
Visite guidate sono possibili durante e fuori dall'orario di apertura.
Iscrizione |
due settimane in anticipo |
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Durata |
60 minuti; altre offerte su richiesta |
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Partecipanti |
25 persone al massimo |
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Lingue |
Tedesco, francese, italiano e inglese. Altri su richiesta. |
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Prezzio |
CHF 120 pour la visita guidata, più l’entrata a tariffa ridotta di CHF 10 par persona. Ingresso libero per bambini e ragazzi fino ai 16 anni. |
accessibility.sr-only.person_card_info Contatto
Galleria dei ritratti
Che cos’hanno in comune Voltaire, Jacques Necker, Giuseppe Bonaparte e Katharine McCormick? Tutti questi personaggi hanno vissuto o soggiornato al Castello di Prangins. La Galleria dei ritratti, nuova mostra permanente del Castello di Prangins – Museo nazionale svizzero, ridesta queste voci del passato nell’ampio corridoio al primo piano, dando loro vita lungo un percorso espositivo interattivo e immersivo tutto da scoprire a partire dal 16 giugno 2023. Il vernissage è gratuito e si svolgerà giovedì 15 giugno a partire dalle ore 18.30.
«Buongiorno. Mi avete riconosciuto? Nel dubbio, mi presento: sono François-Marie Arouet! Comunemente noto con il nome di Voltaire, scrittore e filosofo. Prego, avvicinatevi alla finestra, o sedetevi su questa comoda poltrona! Vi racconterò a che cosa è dovuta la mia presenza al Castello di Prangins!» Da una poltrona, un telefono o una porta lungo l’ampia galleria del castello emerge improvvisamente una voce. È la voce di un personaggio che ha vissuto, più o meno a lungo, al Castello di Prangins. Percorsi di vita, aneddoti... basta sedersi, aprire un cassetto o un’anta per ascoltare e immergersi nel passato.
La Galleria dei ritratti è una mostra interattiva e immersiva che offre un assaggio di storia dal 18° secolo ai giorni nostri, in base alla curiosità dei visitatori e ai vari incontri. Proprio come coloro che, al tempo, venivano a sgranchirsi le gambe in questo ampio spazio. «Storicamente, in un castello la galleria serviva a collegare le varie ali», spiega Helen Bieri Thomson, direttrice del museo e curatrice della mostra. «Era un luogo di transizione, ma anche uno spazio in cui, nella stagione fredda o quando non si poteva uscire, si veniva per deambulare, per fare un po’ di esercizio. Essendo un’area inevitabile di passaggio, alle pareti venivano appesi dei quadri importanti, spesso dei ritratti di famiglia.»
La Galleria dei ritratti riprende tutti questi codici. Sulle pareti spiccano dei quadri, e di fronte a essi un mobilio nero, quasi irreale, fantomatico. È lì che si incontra il burbero Voltaire, a lamentarsi per il freddo. Ci si imbatte poi in Katharine McCormick, biologa filantropa impegnata nella sua lotta a favore delle donne, in particolare per il diritto di disporre liberamente del proprio corpo, finanziando attivamente la ricerca sulla pillola anticoncezionale. Dietro una porta, si sente sussurrare Giuseppe Bonaparte, pronto a fuggire dal castello da un momento all’altro. Anche Jacques Necker, direttore generale delle Finanze di Luigi XVI, è presente all’appello. Il suo busto e uno dei suoi abiti completano il quadro. Pochi passi più in là, William Beckford, il giovin signore più ricco d’Inghilterra alla fine del 18° secolo, racconta le sue stravaganze. Infine, il pubblico può accostarsi alla figura di Bernie Cornfeld, ultimo proprietario del castello qualche mese prima del suo clamoroso fallimento. Una voce infantile nei pressi del teatro? Sì, è quella del giovane Charles-Jules Guiguer, ultimo barone Guiguer de Prangins. Viene inoltre ripercorsa la storia dell’istituto moravo, da quando era un pensionato per ragazzi fino ai giorni nostri, per poi scoprire come il castello di Prangins è diventato parte integrante del Museo nazionale svizzero.
Immagini
Tatiana Oberson
Responsabile Comunicazione, marketing e fundraising
- Direzione generale Museo nazionale svizzero: Denise Tonella
- Direzione Museo nazionale svizzero – Château de Prangins: Helen Bieri Thomson
- Direzione del progetto e curatela: Helen Bieri Thomson
- Co-curatela: Barbara Bühlmann, Matthieu Péry, Ludivine Proserpi
- Consulenza scientifica: Leila Bouanani, Lionel Gauthier, Marc-Henri Jordan, Dave Lüthi, Ursula Zeller
- Scenografia: atelier oï: Patrick Reymond, Ilinka Najdenovska-Bogoeva
- Grafica espositiva: atelier oï: Anna Badina
- Interactive Media Design: Mathieu Rivier, Joëlle Aeschlimann, Pauline Saglio, Sébastien Matos, Gianni Camporota
- Attrezzatura espositiva: Stand Concept: Philippe Zürcher, L'Atelier: Joël Barret, Seigneur Décoration: Gilles Petermann, Stahl und Schweiss: Christian Alder, Geiser Rahmen AG, Metall Werk AGJ. Bodenmann SA, Ballenegger SA, Rachet SA L’Atelier
- Pittura: De Cagna, Nigro & Fils Peinture, Stand Concept
- Impressioni: Meylan publicité et signalétique
- Traduzioni: Claudia Grosdidier, Alessia Schiavon, Geoffrey Spearing
- Tecnica: Philippe Humm (dir.), André Schärer
- Communicazione e marketing: Tatiana Oberson (dir.), Sylvie Nickbarte
- Grafica pubblicitaria: L’Atelier de mon Père
- Mediazione culturale ed eventi: Marie-Dominique de Preter (dir.), Ana Vulić, Céline Allard, Ines Berthold, Sylvie Gobbo, Susanna Hurschler, Debra Kinson, Hester Macdonald, Sylvie Nickbarte, Nathalie Pellissier, Matthieu Péry, Ludivine Proserpi, Heidi Rasmussen, Stéphane Repas Mendes, Geneviève Suillot, Anne-Capucine Vernain, Laura Weber, Madeleine Wüthrich, Valérie Zanani, Farès Zemzemi
- Amministrazione e finanze: Odile Rigolet (dir.), Jacqueline Naepflin Karlen
- Ricevimento del pubblico: Véronique Laurent Kandem, Elisa Ottiger, Anita Rachetta Bays
- IT/Web: René Vogel (dir.), Ulrich Heiniger, Danilo Rüttimann
- Postazioni interattive: René Vogel (dir.), Alex Baur, Thomas, Bucher, Ella Fournel (stagiaire), Ulrich Heiniger, Pasquale Pollastro
- Fotografia: Jörg Brandt, Zvonimir Pisonić, Felix Jungo
- Gestione degli oggetti: Laurine Poncet, David von Arx
- Archivio fotografico: Fabian Müller, Andrea Kunz
- Servizio prestiti: Laura Mosimann, Samira Tanner, Claudio Stefanutto
- Direzione dei lavori di conservazione: Gaby Petrak, Véronique Mathieu
- Conservazione e assemblaggio degli oggetti: Véronique Mathieu, Gaby Petrak, Natalie Ellwanger, Franziska Snape, Ulrike Rothenhäusler, Sarah Longree, Tino Zagermann, Iona Leroy, Nikkibarla Calonder, Milan Tomic, Marie Nusser (stagiaire), Lukas Schaad (stagiaire), Atelier Thomas Imfeld Véronique Mathieu et Ulrike Rothenhäusler (dir.), Anna Jurt, Iona Leroy, Sarah Longrée, Charlotte Maier, Jürg Mathys, Gaby Petrak, Tino Zagermann
- Installazione e assemblaggio degli oggetti: David Blazquez (dir.), Christian Affentranger, Simon D’Hollosy, Markus Scherer, Reto Hegetschweiler
Ringraziamenti
Per il loro aiuto nella ricerca, il sostegno finanziario e le fruttuose collaborazioni, ringraziamo le istituzioni e i privati seguenti:
- Partner: Théâtre de Carouge: Jean Liermier (dir.), COFOP (Centre d'orientation et de formation professionnelle): Pascal Pittet
- Sponsorizzazione: Hirzel Stiftung, Loterie Romande, Fondation Ernst Göhner, Association des Amis du Château de Prangins, Fondation Goblet
- Istituzioni: Archives de la construction moderne: Salvatore Aprea, Joëlle Neuenschwander Feihl, Barbara Galimberti, Archives de la Ville d'Yverdon-les-Bains: Catherine Guanzini, Archives cantonales vaudoises: Delphine Friedmann et Raphaël Berthoud, Bibliothèque communale et scolaire de Gland: Aurélie Masson, Château de Versailles: Corinne Thépaut-Cabasset, Hida Sangyo Co., Pharmacie du Marché, Aubonne: Linda Cretegny et Solange Barbey, RTS: Delphine Zimmermann, UNIRIS (UNIL): Gérard Bagnoud et Sacha Auderset, Zentralbibliothek: Dr. Jochen Hesse et Barbara Dieterich, Pro Infirmis Fribourg
- Privati: Léonard Burnand, Philip Grand d'Hauteville, Béatrice Lovis, Olga Rapin-Held, Olivier Rapin, David Stieber, Stuart Symons, Anne Tainton